Dove sei tu, popolo di Calabria,
erede d'antiche genti d'Arcadia,
che scelsero di viverne i confini?
Perché non insorgi, con composto
furore, e maledici i tuoi figli indegni,
le mani lorde di sangue e
misfatti.
Essi marchiano la tua pelle
con il fuoco e fanno scempio
dei tuoi incontaminati paesaggi.
Dici di amare la tua terra,
non tacere, allora,
urla il tuo dolore al mondo
intero e il velo di silenzio
connivente alfine squarcia.
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