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venerdì 15 maggio 2020

Emozione


Oh! un’ape in difficoltà
dopo il temporale notturno.
Aperta la finestra l’ho toccata.
Tanto è sfinita da muovere
solo un poco le zampette.
L’ho raccolta e sistemata
sopra un panno caldo.
Reagiva con difficoltà,
qualche lieve movimento.
Un po’ di zucchero e limone
per tentare di aiutarla.
Sento che prova a succhiare 
sul mio dito. Che emozione!
Qualche passetto qui e là.
Poca l’energia. Che fare?
Le propongo il miele d’acacia.
Ecco tornare a cibarsi con lena.
Trascorrono alcuni minuti …
attendo con preoccupazione
poi comincia a muoversi.
E’ più forte. Sono contenta.
Aspetto ancora un poco.
Quando apro la finestra
si sposta sulla mia mano
in lungo e in largo. Poi
vola via e a me sembra felice.



Chi siamo?


Preziosi confini interiori
proteggono
isolano
dal mondo.
Un mondo in continua
trasformazione:
travolto e stravolto.
Troppo veloce,
troppo pieno di sé,
troppo tutto.
Ci chiediamo
chi siamo
chi sono gli altri?
Se guardo un prato
vedo un mondo riconciliato
un luogo di convivenza
rapporti interconnessi
qualcosa di perfetto
anche se insicuro
primordiale.



martedì 12 maggio 2020

Sulla morte


La morte. Astrazione,
realtà, annientamento?
Un tempo, così vicino
ad essere soluzione.
Poi, la vita riprende
il suo ritmo.
Riacquista coscienza.
Della morte smarrisco 
il senso.
Idea lontana, irreale
invisibile.
La rinchiudo nel più profondo
recesso della mente.
In questo tempo la morte
ritorna più forte che mai.
Rapisce gli affetti
non si chiede mai il perché.
Viene ed è nella solitudine
dell’essere umano.
Scaccio il pensiero.
Implacabile ritorna:
cosa sei morte?


Vipiteno - Cappella di S. Giovanni

lunedì 11 maggio 2020

Mano di donna



L’inizio, un condominio vuoto
silenzio, solitudine, paura.
Dalla finestra la roccia imponente,
il bosco muto, il camposanto.
Orizzonte impraticabile,
albe e tramonti negati.
Stagioni dalla forza prepotente.
Quel parcheggio infelice segna
una svolta, con una multa
contestata senza remissione.
Una nuova casa, tra altre serrate,
nessuna voce, strade deserte
e nuove paure. Malinconia,
spaesamento, nostalgia.
Un saluto donato senza essere
ricambiato. Sguardi 
sospettosi o assenti
di chi in questo luogo è nato.
Un paese dormitorio in principio.
Poi, il cambiamento, rifiorisce
armoniosamente per scelta
d’un nuovo governo e
operosa mano di donna.



venerdì 8 maggio 2020

In passeggiata

ed ecco la porta s'è schiusa
uno spiraglio appena
il bosco viene incontro
con la sua magia
il suo silenzio
e un cane che abbaia

il maggiociondolo in fiore
protegge le stelle di Betlemme
la natura sa accogliere
come i sassi e il ruscello
che saltella su di loro
ed è inno di gioia

un passo dopo l'altro
un altro ancora per sentire
rinnovarsi il respiro




mercoledì 6 maggio 2020

"Questo" Maggio 2020




È tornato il codirosso.
Ha già preso possesso
del solito nido
insieme alla compagna.
Rabbrividiscono le azalee in fiore
alla brezza mattutina.
Quest'oggi il sole ha deciso
di celarsi dietro un manto di nubi,
scontente le pratoline hanno scelto
di non aprirsi.
Ai piedi della grande roccia
il bosco è tutto un ondeggiare,
fa l'occhiolino il giallo maggiociondolo.
Nel parco né voci né grida
di bambini che sentono primavera.
Il timore serpeggia, ancora,
tra le vie del paese sospeso.

Foto del Bosco sacro di Brissago (http://www.legn.ch/escursioni/bosco-sacro/)

domenica 3 maggio 2020

Tramonto


E si fa sera.
La foschia già ammanta il piano.
E’ alito fragrante di bosco,  
è onda portata dalla marea.
E in fondo, all’orizzonte,
si propaga l’incendio
sulla distesa del mare.