La mia prima maestra, alla scuola
elementare De Amicis di Rimini, era molto anziana e a dicembre era andata in pensione. Con lei se n’era andato il clima tetro che
aveva contraddistinto i miei primi mesi di scuola. Ricordo una grande oscurità in
classe, appena rischiarata dalle fiamme che crepitavano nella grande stufa al
centro della stanza, ogni volta che si aggiungeva un pò di legna. Avevamo i banchi di legno con la pedana e, sul ripiano, un
buco dove più tardi avremmo inserito il contenitore per l’inchiostro. Tutto cambiò con l’anno nuovo e con
l’arrivo della nuova maestra. Era il 1955.
Teresa Grassi era sposata con un vedovo che aveva tre figli. Ennio, il
più piccolo, aveva solo un anno più di noi e a volte veniva nella nostra
classe. La maestra poteva avere circa una cinquantina d’anni. Portava i capelli raccolti e aveva un sorriso che non
l’abbandonava mai. Non era molto alta e di costituzione piuttosto esile. Era munita di una grande pazienza, non ha mai
avuto bisogno di esercitare l’autorità, e amava intensamente il suo lavoro. Per
noi aveva predisposto molto materiale didattico che facilitava l’apprendimento. Ricordo quanto mi piacesse “giocare” con una grande scatola
di legno al cui interno, nei diversi scomparti, c’erano le lettere dell’alfabeto
con le quali era possibile comporre le parole. Anche la matematica era facile
con il materiale strutturato. Riflettendo a distanza di anni ho capito che si
trattava del materiale montessoriano. Appena c’era il sole, durante la
ricreazione, non mancava di portarci in giardino a giocare. Nel pomeriggio ci
invitava a casa sua e ci aiutava a fare i compiti. La sua casa era molto
accogliente. Noi ci sedevamo intorno ad un grande tavolo con i nostri quaderni
e lei passava da uno all’altro per dare piccoli suggerimenti. E aveva sempre
pronta per noi la merenda. E’ rimasta sempre con noi fino alla quinta
elementare. Se anche io sono diventata maestra lo devo, in parte, al suo
esempio.
Facendo una ricerca tramite
internet ho scoperto che la maestra Grassi Valoti Teresa Maria era nata il 02/03/1900
a Zogno in provincia di Bergamo e che si
era diplomata nel 1919. Questi dati sono il risultato di una iniziativa di tre
sociologi italiani (Marzio Barbagli, Antonio Cobalti e Marcello Dei) che fra il
1979 e il 1980 hanno avviato una ricerca sugli insegnanti elementari in
servizio fra i primi anni del secolo e il secondo dopoguerra, con almeno
settant'anni di età (nati non oltre il 1910).