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lunedì 26 febbraio 2024

giovedì 1 febbraio 2024

Una storia di paura

Lucrezia, sposa del conte Serafino del Portone, era una giovane bella e dal carattere dolcissimo. Tutti ammiravano la sua bontà. Era un periodo molto felice per gli sposi perché aspettavano la nascita di un bambino. Una notte Lucrezia si svegliò molto agitata. Aveva sognato un devastante incendio ed una figura angosciante che cercava di ghermirla. Da quel giorno le fiamme visitarono sovente le sue notti. Incendi devastanti che riempivano velocemente gli ambienti. Lei fuggiva terrorizzata da una stanza all’altra ma non trovava mai una via d’uscita. Le lingue di fuoco sembravano vive e si levavano sempre più alte in una danza agghiacciante. Volando tra le fiamme, arrivava anche quell’essere spaventoso che non aveva nulla d’umano. Ridevano sguaiatamente le due teste, saltellava sulle zampe che aveva al posto dei piedi e agitava le pinne al posto delle mani. Erano sogni così vividi da terrorizzarla e farle perdere il sorriso. Il conte Serafino, molto preoccupato per l’agitazione della moglie, decise di chiamare il parroco del paese per avere un consiglio. Dopo lunghi colloqui con Lucrezia e con la sua cameriera, il parroco aveva scoperto che quest’ultima, a volte, portava alla padrona una tisana, che avrebbe dovuto aiutarla a calmarsi. Aveva utilizzato della lattuga, raccolta lungo un vecchio muro del castello. Il parroco aveva chiesto alla donna di accompagnarlo sul luogo. Si era accorto allora che si trattava della lattuga velenosa, una parente selvatica della comune lattuga da insalata, dal sapore amarognolo. Scoperta la causa del problema, Lucrezia in breve tempo si riprese e portò felicemente a termine la gravidanza.