Post in evidenza

domenica 6 settembre 2020

Sara 3

 3

Il mare è nel DNA di Sara. In ogni stagione, con la famiglia, si recava a passeggiare sul lungomare. In estate le piaceva raggiungere l'altalena immersa nell'acqua a qualche metro da riva. Sara gioiva sentendosi avvolgere dagli schizzi ogni volta che il seggiolino toccava le onde. Il più delle volte, però, soggiornava dai nonni che avevano in concessione una zona al mare. Con il ‘moscone’, insieme alla zia coetanea raggiungeva i trampolini al largo, ma senza tuffarsi perché non aveva mai imparato a nuotare. Erano estati piene di divertimento e di incontri. Alle scuole medie aveva imparato un po’ di inglese e in spiaggia poteva approfondire la conoscenza di quella lingua dialogando con i turisti inglesi. Dietro le cabine i suoi nonni facevano le "sabbiature" ai bagnanti, a mezzogiorno, quando la sabbia era bollente. Suo zio, dalla riva, osservava il mare e salvava le persone in difficoltà con il mare grosso.
Ogni mattina Sara raggiungeva il bar per comperare i bomboloni caldi pieni di crema profumata. Per poi aspettare tre ore prima di poter fare l'agognato bagno, sotto lo sguardo attento del nonno.
Sara amava camminare a pochi passi dalla riva con la bassa marea e osservare il guizzar di minuscoli pesci argentati. Quanta gioia provava a sfidare i cavalloni nel mare mosso.
Poi il ritorno a casa sua. Perché sapeva che lui era sempre là.



Nessun commento:

Posta un commento